Gamberi rossi, la loro storia

Gamberi rossi: l’oro dei pescatori siciliani che tutto il mondo ci invidia

Non a caso ha dato il nome alla più accreditata guida ai migliori ristoranti d’Italia: il Gambero Rosso è considerato il crostaceo per eccellenza, non solo per il suo gusto prelibato e per quel tipico profumo di Mar Mediterraneo, ma anche per il suo colore, un rosso corallo che arriva direttamente dall’energia del sole della Sicilia.

Proprio le coste sicilianene sono ricche, in particolare la zona di Mazara del Vallo, cittadina costiera in provincia di Trapani la cui marineria, famosa in tutto il mondo, è stata l’unica a dotarsi della tecnologia adatta alla pesca di Sua Maestàil Gambero Rossoin acque profonde e al successivo processo di congelamento direttamente a bordo, l’unico sistema in grado di mantenere intatte le caratteristiche organolettiche e il sapore unico di questo nobile crostaceo.

A metà strada tra tradizione e innovazione tecnologica, i pescatori siciliani ogni anno producono un pescato di ammaru russudi circa 1.800 tonnellate, con un ricavo complessivo che si aggira intorno ai 40 milioni di euro.
La tecnica principale rimane quella dello strascico, che consiste nel trainare con la barca una rete di forma conica in grado di raggiungere i fondali fangosi prediletti dai gamberi rossi, spingendosi fino a 1.000 metri di profondità.
La pesca a strascico viene praticata quasi tutto l’anno, anche se i mesi migliori in termini quantitativi sembrano essere quelli primaverili ed estivi.

Se tutto il mondo ci invidia la prelibatezza e il sapore inconfondibile del Gambero di Mazara, ciò è dovuto anche e soprattutto alle attrezzature all’avanguardia utilizzate a bordo dei pescherecci per congelare il prodotto immediatamente dopo la sua cattura, ma anche alla passione e alla pazienza dei pescatori siciliani che, prima di dar via al processo di congelamento, si occupano personalmente di suddividere i crostacei per taglia o “scelta”, calcolata sulla base della lunghezza della testa: i gamberi di I scelta hanno una lunghezza superiore ai 50 millimetri, quelli di II scelta tra i 41 e i 49 millimetri, mentre quelli di III scelta sono i più piccoli (inferiori ai 40 millimetri).
Aldilà della taglia, comune denominatore del gambero rosso è indubbiamente il gusto prelibato della sua carne, che nasce dall’irresistibile mix di sapidità e salinità delle acque in cui è pescato: crostaceo “cosmopolita”, lo si trova in abbondanza sia nelle acque dell’Atlanticoche del Mediterraneo, in particolare sulla riviera di ponente, tra Cipro e Turchia.

Tanti anche i modi per gustare appieno il sapore unico del gambero rosso: che lo cuciniate al vapore, alla griglia, scottato o marinato, l’ideale è cuocerlo per pochissimo tempo al fine di conservarne la tipica succosità e morbidezza. Meglio ancora sarebbe mangiarlo crudo, in tartare o in raffinate composizioni di sushi.

Buon appetito!

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